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Castello di Brescia

Verdena

C’è chi dice che i Verdena siano il miglior prodotto del post grunge italiano, e come dargli torto? Prima ancora delle qualità musicali è la libertà con cui si buttano a capofitto nella loro musica – e quindi come affrontano la vita – che ci mostra di che pasta sono fatti. Una band che non si fa imprigionare negli schemi della canzone italiana (disco/promozione/tour/canzonitutteuguali) ma che preferisce librare le ali verso lidi sonori di stampo internazionale altro non è che una grande band. Certo, poi ci sono gli errori e le imperfezioni, tecnici o di strategia, i gusti personali e quant’altro, ma la sostanza è quello che conta, e nei Verdena ce n’è in abbondanza. Disco dopo disco il trio bergamasco, cui spesso si aggiunge il puntello live di Fidel Figaroli, è decollato fino a fidelizzare attorno a sé uno stuolo di fans che li ama e li coccola, perdonandogli perfino peccati e ingenuità. E i fans erano lì ad attenderli anche giovedì 23 luglio a Brescia: 1800 persone dicono i dati ufficiali per il secondo concerto bresciano nel giro di pochi mesi, questa volta nell’ambito dell’interessante Festival MusicalZoo, del quale erano gli headliner.

Uno show intenso anche se non sempre organico, ma questa è una delle caratteristiche della band bergamasca. Roberta Sammarelli entra sparando acqua sul pubblico con due pistole di plastica, ma è solo un istante giocoso, giusto per rompere…il caldo, poi i Verdena abbandonano gli scherzi e cominciano a macinare suono. Ed è proprio la base ritmica, Roberta al basso e Luca Ferrari, rigorosamente a torso nudo, alla batteria a costituire la colonna portante del sound, sul quale il front man nonché voce principale e chitarra Alberto Ferrari, spara bordate vocali non sempre ortodosse ma tremendamente efficaci.


Ed è subito grande festa per gli aficionados di questa band, trascinati dal flusso sonoro che pare un fiume in piena. Alieni fra di noi, Un po’ esageri, Sci Desertico, Loniterp, Lui gareggia, Scegli me scivolano via e conquistano il pubblico, come ipnotizzato dal carisma di Alberto, che pare un fauno a tratti isterico, ma capace di mantenere un legame quasi magnetico con il pubblico. Alla fine saranno ben nove le tracce eseguite di Endkartzen vol.1, ultimo lavoro del gruppo cui seguirà la pubblicazione a fine Agosto del secondo volume. Nonostante il caldo torrido la band mantiene elevato il ritmo del concerto, Roberta salta continuamente e Alberto brucia energie con quel suo cantato aggressivo, mentre Fidel Figaroli, l’elemento aggiunto dei Verdena, conserva un profilo basso ma molto efficace. Uno show senza troppi fronzoli; anche le luci, volutamente puntate alle spalle della band, rimangono sobrie, come per lasciare che l’attenzione sia tutta verso le canzoni. Canzoni che anche quando rallentano detengono come una sorta di tensione sospesa, che mantiene sempre viva l’attenzione e la concentrazione di musicisti e pubblico. Grande entusiasmo per due brani storici e bellissimi come Valvonauta e Muori delay, qualche concessione al pop e alcune belle invasioni in terreni percussivi, poi il gran finale, più dilatato e magari meno omogeneo della prima parte del concerto, ma che conferma come tra i Verdena e il loro pubblico ci sia una sorta di comunione d’intenti e una forte condivisione emotiva. Le canzoni infatti si allungano, si mescolano e paiono una sorta di film ipnotico, mentre i Verdena, come il pifferaio magico,  accompagnano e guidano il pubblico in una sorta di altra dimensione.

Il concerto finisce così, un po’ sghembo e straniante, come sono loro. Il caos strisciante, penultimo brano del concerto, è per i Verdena una sorta di manifesto esistenziale. Una band cui serve ora il definitivo salto di qualità, che può arrivare – crediamo - solo dalla maturata consapevolezza di avere tutte le carte in regola per ergersi a paladini di una nuova grande stagione del rock italiano. Prima dei Verdena bella e originale esibizione del marchigiani Dadamatto, trio che mescola indie, rock energico, lezione cantautorale e qualche spruzzatina di folk.

 (Foto di Paolo De Francesco e Lorenzo Cennamo)

 

 

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In dettaglio

  • Data: 2015-07-23
  • Luogo: Castello di Brescia
  • Artista: Verdena

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