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Atlantico, Roma

Francesco De Gregori

L’Atlantico a Roma è una specie di palazzetto, lungo una delle strade più trafficate che entrano in città. È un luogo dai colori grigi, freddo, e con un’acustica che purtroppo lascia molto a desiderare. Eppure se è vero che i luoghi non li fanno le pareti, i colori, il pavimento, ma le persone che li fanno vivere, lo scorso 20 novembre quella specie di palazzetto si è acceso delle migliori luci e si è scaldato di un bel calore, e il merito va tutto all’artista in cartellone. Parliamo di Francesco De Gregori, che lo ha scelto come spazio da riempire con le sue canzoni, presentando alla sua gente “Sulla strada”, l’ultimo album di inediti.

Accompagnato sul palco dai suoi ottimi musicisti, e dall’ormai immancabile berretto da vecchio marinaio, con la chitarra, gli occhiali e l’armonica, ha incastrato alla perfezione grandi successi, qualche brano per gli amatori e le nuove creazioni, regalando due ore di un viaggio musicale intenso, elegante e, perché no, delicato. I nuovi brani ci riportano un De Gregori innamorato della vita che, con ironia e leggera malinconia, ci racconta il mondo come solo lui sa fare. Il tempo e gli anni che lo rincorrono sembrano perdere la lotta contro un artista, e un uomo, da sempre capace di leggere il presente e trasformarlo in parole, in narrazione.

Apre il concerto il folk-rock di Sulla strada, title track del nuovo album, e lungo le due ore le nuove canzoni si inseriscono in questo viaggio senza mai stonare, come fossero un unicum nel quale chi ascolta ha difficoltà a comprendere quale sia il principio e quale il termine, tanto l’intensità rimane alta. Quindi si va dalla splendida Passo d’uomo ai ritmi latineggianti di Omero al Cantagiro, al piccolo gioiello che è Showtime, fino all’esecuzione solo voce e chitarra di Guarda che non sono io, che se nel disco è sostenuta magistralmente dagli archi di Nicola Piovani, qui sul palco si ritrova nuda, così come nudo è l’artista che l’ha scritta nel raccontare il punto esatto dove finisce il cantautore e comincia l’uomo.

Come dicevamo, accanto ai nuovi brani i grandi successi, termine forse poco amato dallo stesso cantautore per definire quelle canzoni che il pubblico ‘esige’ ogni volta che il buon Francesco sale su di un palco. Ecco allora che si incontrano La storia e Generale, La donna cannone e Viva l’Italia passando per Titanic fino a Rimmel, icona con la quale però ormai De Gregori si diverte riproponendola in una versione reggaeggiante, non curandosi troppo di qualche fan purista che nel sentirla storce il naso.  

L’anima folk-rock e quella più intimista sanno calcare lo stesso palcoscenico senza mai disturbarsi; c’è quindi tempo da una parte per brani come Il panorama di Betlemme, Un guanto e Tempo reale che confermano il talento della band di De Gregori, con una citazione particolare per chi ha il compito di gestire l’anima rock, il chitarrista Paolo Giovenchi; e dall’altra per canzoni quali Bellamore, Sempre e per sempre e Santa Lucia (con sul finale un delicato omaggio all’amico Lucio Dalla), e qui la citazione va a chi incarna alla perfezione l’anima intimista del live, la bravissima violinista Elena Cirillo.

De Gregori affida a Buonanotte fiorellino, nella doppia versione classica e poi più rock, il compito di chiudere quest’incontro con lui e la sua musica, e quando chi è stato lì due ore ad ascoltarlo comincia a guardarsi intorno per capire se quelle sono state davvero le ultime note, il Principe sale di nuovo sul palco per regalare in ultimo un’indimenticabile versione di Can’t help falling in love with you, che lascia nell’aria brividi e un po’ di sincera commozione.

Ora è davvero tutto, si riaccendono le luci e ci si ritrova di nuovo catapultati in quella specie di palazzetto; le pareti però adesso, a guardarsi bene intorno, sembrano meno grigie, e fa meno freddo. “Come si fa a non volervi bene?” aveva detto di colpo lui proprio all’inizio del concerto. Mentre si va via, si riprendono le macchine e ci si ributta nel traffico del ritorno a casa, ci si ritrova a pensare la stessa cosa: “come si fa a non volerti bene Francesco?”. E già, come si fa.

 

Foto live di Valeria Bissacco

 

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In dettaglio

  • Data: 2012-11-20
  • Luogo: Atlantico, Roma
  • Artista: Francesco De Gregori

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