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Carroponte, Sesto San Giovanni (MI)

Calibro 35

Calibro 35 "Live on the floor” @ Carroponte / Spazio Mil – Sesto San Giovanni, 04.09.2012.

... ovvero quando un concerto, per cause meteorologiche, diventa un vero e proprio happening anni ‘70…

Questa è la cronaca di una serata davvero “anni ‘70”, non solo e non tanto per la musica ascoltata che, va da sé, proprio da quel periodo trae ispirazione, ma per l’intero svolgimento; complice il maltempo improvviso, quello che sarebbe sicuramente stato un gran bel concerto è diventato una sorta di happening dai risvolti davvero inaspettati.

Antefatto: le previsioni del tempo indicano l’allontanamento, dal nord Italia, della perturbazione che ha portato la pioggia degli ultimi giorni, per cui il pubblico fiducioso giunge al Carroponte di Sesto San Giovanni per lo show dei Calibro 35, la band che da cinque anni ha impostato il proprio repertorio partendo dai “funkettoni” che caratterizzavano le colonne sonore dei film poliziotteschi anni ’70; verso le 21.30 invece, contrariamente alle speranze, si alza un forte vento, inizia a cadere qualche goccia, poi si scatena il diluvio…

Palco allagato, prato “a mollo”, spettatori ospitati al volo sotto la copertura del palco più grande, sotto i gazebo presenti alla Festa di SEL che ospitava la serata, sotto i pochi ombrelli e qualche mantella, insomma il classico disastro…

Inizia presto a spiovere, ed anche i ragazzi del Carroponte non sanno che fare, perché c’è il pubblico, c’è la band, ma il palco è davvero inagibile, per cui regna l’incertezza e si oscilla fra la sospensione, l’annullamento, il “non sappiamo ancora…”.

A questo punto la svolta, inattesa e sorprendente, della serata: a qualche decina di metri è disponibile lo Spazio Mil, il luogo dove di consueto si tengono gli spettacoli al coperto; ovviamente il palco presente all’interno non è stato preparato (e non verrà peraltro neppure utilizzato anche perché, come precisano i Calibro 35 stessi sulla loro pagina di Facebook, “… è stato tutto molto spontaneo, abbiam cercato di iniziare prima possibile e di avere il massimo contatto con chi c'era. Usare il palco avrebbe significato iniziare un'ora dopo, scelta vincente no?…") ma i componenti della band, seguiti dal pubblico che è in gran parte rimasto sul posto in attesa di capire cosa sarebbe successo, si “armano” di alcuni carrelli del supermercato ed aiutati dai tecnici del Carroponte trasportano tastiere, chitarre, batteria ed amplificatori all’interno dello Spazio Mil, mentre gli spettatori applaudono, ed alcuni si offrono anche di dare una mano o di “curare” gli strumenti.

Detto fatto: gli strumenti, essenziali, vengono montati in dieci minuti “a livello suolo”, ovvero davanti al palco, gli spettatori recuperano le sedie presenti nella sala oppure si accomodano a terra, creando un ampio semicerchio intorno ai musicisti, senza transenne ma ordinatissimo. Il soundcheck dura, ad esagerare, un paio di minuti, giusto il tempo di allacciare qualche cavo e di regolare i toni ed i volumi degli amplificatori ed Enrico Gabrielli, nel ringraziare i presenti per la “resistenza” (non per la pazienza che, a suo dire, è termine che piace meno…) pronuncia la frase che, concettualmente, definisce e sintetizza il senso della serata: "Siete venuti nel posto giusto, siete nella serata più anni settanta della vostra vita".

Dopodichè Fabio Rondanini e le sue bacchette battono il canonico “quattro”, Massimo Martellotta lancia la sua Fender Telecaster dall’aspetto davvero vintage, Luca Cavina carica il suo basso Ibanez e le tastiere di Gabrielli, altrettanto “d’epoca” (Organo Eko Tiger ed Hohner Clavinet D6...), iniziano a ruggire; durante la serata anche il flauto ed il sax avranno ampio spazio per riproporre i suoni e le “immagini” cari alla band…

I Calibro 35, anche - e forse soprattutto - in una situazione del genere, danno assolutamente il meglio di loro stessi ed in un’atmosfera realmente retrò trascinano gli spettatori indietro di quarant’anni: ad un certo punto ci si aspetta quasi che una Giulia Super 1600 di colore verde faccia irruzione nel capannone perché davvero, se si chiudono gli occhi, questa band ha il dono di trasportare l’ascoltatore in un mondo neppure troppo lontano, e che proprio qui a Milano è stato parte integrante della realtà quotidiana di qualche decennio fa.

Ma le sorprese non sono terminate: in dirittura d’arrivo della serata il gruppo invita “un amico” ad unirsi alla band, ed a questo punto dal pubblico emerge Roberto Dell’Era, bassista degli Afterhours e da poco uscito con il suo primo album solista, Colonna Sonora Originale, che canta L’Appuntamento ed Il Beat Cos’è, regalando altri momenti “settantiani” a chi ha avuto la fortuna di essere presente ad una serata che da bella si è trasformata, per puro caso, in “speciale”.

Del resto, come affermano gli stessi Calibro 35, ancora sulla loro pagina di Facebook: “Sempre sostenuto che gli imprevisti sono delle grosse opportunità. Se non avesse piovuto così tanto tutto ciò non sarebbe successo. Di nuovo grazie, atmosfera unica”.

Tutto vero, tutto proprio bello.

 

[foto di Andrea Romeo]

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In dettaglio

  • Data: 2012-09-04
  • Luogo: Carroponte, Sesto San Giovanni (MI)
  • Artista: Calibro 35

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