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Note d’Autore: l’omaggio a Giancarlo Bigazzi a dieci anni dalla scomparsa

di Andrea Direnzo

Tanti suoi brani sono hit planetarie, molti altri fanno parte della memoria collettiva musicale del nostro Paese. L’elenco sarebbe davvero lungo e finirebbe per togliere spazio al ricordo di un numero uno della musica italiana, un fuoriclasse, un autentico “geniaccio” che ha lasciato un segno indelebile nell’arte di scrivere canzoni. Stiamo parlando di Giancarlo Bigazzi, autore, produttore, scopritore di talenti, fondatore e componente dei mitici Squallor, nato a Firenze il 5 settembre 1940 e scomparso il 19 gennaio 2012. In occasione del decennale, la GB Music – guidata dal figlio Giovanni e dalla moglie Gianna Albini – ha ideato una serie di eventi per ricordarlo e celebrarlo, il più recente dei quali svoltosi lo scorso 24 luglio a Marina di Pietrasanta, all’interno del cartellone della 43ª edizione del prestigioso festival La Versiliana.

Note d’Autore, questo il titolo, è stato un momento di grande emozione, un omaggio semplice e sincero (così com’era l’essenza del Maestro) in cui le canzoni di Bigazzi sono state le uniche protagoniste. La traversata in musica, curata da Marco Falagiani e condotta dal poliedrico Leonardo Fiaschi, ha raccontato – tra aneddoti, curiosità e immagini – il meglio di una produzione sterminata, iniziata a metà anni Sessanta e proseguita ininterrottamente fino alla dipartita. Giovani e affermati artisti si sono fatti interpreti dei suoi successi senza tempo, in origine interpretati da Big come Mina, Ornella Vanoni, Camaleonti, Massimo Ranieri, Adriano Celentano, Riccardo Del Turco, Marcella Bella, Mia Martini, Umberto Tozzi, Raf, Marco Masini (qui in una bella foto di repertorio con Giancarlo). L’introduzione della serata è stata affidata alla voce dello stesso Bigazzi che in maniera toccante canta il provino di Un’apertura d’ali, brano inciso nel 2013 da Renato Zero e inserito nell’album “Amo – Capitolo I”. A dare inizio al tributo è stata l’impeccabile Valentina Galasso con Un colpo al cuore ed Eternità, seguita da Marco Falagiani che ha suonato alcuni momenti tratti dalla colonna sonora del film ‘Mediterraneo’ (Premio Oscar per il “miglior film straniero” nel ‘92) composta per l’appunto insieme a Bigazzi. Arriva poi un bel tris proposto dal coinvolgente Fellow che, solo accompagnandosi al pianoforte, ha cantato Vent’anni, Se bruciasse la città e Conto su di te; non da meno la raffinata Cecille con Cosa hai messo nel caffè, Innamorarsi e Io domani.

Il palco è stato poi invaso da tanto sentimento e un pizzico di ironia dallo straordinario Aleandro Baldi, dotato di voce e anima speciali, riversate abbondantemente in Passerà (primo posto a Sanremo ‘94) e Il sole, raggiunto dalla brava Francesca Alotta per l’inossidabile duetto di Non amarmi, nel ‘99 ripresa in spagnolo (No me ames) nientepopodimeno che da Jennifer Lopez e Marc Antony. Alla cantante siciliana il compito di far memoria della più grande interprete italiana, Mia Martini, con Rapsodia (quarto posto all’Eurovision Song Contest ‘92) e Gli uomini non cambiano (secondo posto a Sanremo ‘92). L’atmosfera è tornata intima con Giovanni Caccamo (in alto nella foto), intenso nella rilettura piano e voce di due brani appartenenti al repertorio di Tozzi, Tu sei di me e Dimentica dimentica, a cui si è aggiunta La cura dell’indimenticabile mentore Franco Battiato. L’aria si è fatta elettrica con Michele Zarrillo, sempre eccezionale e trascinante, incisivo nel mega medley comprendente pezzi da novanta quali Donna amante mia, Io camminerò, Gli altri siamo noi e Ti amo, più due frammenti di Una rosa blu e Cinque giorni.

Colpo di scena finale con l’arrivo sul palco di Andrea Bocelli, in sostituzione del già annunciato figlio Matteo, purtroppo bloccato in Germania per un volo cancellato; il tenore di Lajatico ha eseguito Ci vorrebbe il mare e Con te partirò, meritandosi una standing ovation. Finale tutti insieme con Gente di mare e l’annuncio di un evento autunnale a Firenze. Una cosa è certa: la vastità del canzoniere di Bigazzi, con oltre 1.200 canzoni scritte, consentirebbe di omaggiarlo da qui all’… eternità.

 

foto © GB Music

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