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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Lilith- Festival della musica d’autrice

“La prima cosa che salta agli occhi, parlando delle cantautrici genovesi, è l’aspetto anagrafico. Dopo Chicco Sirianni abbiamo difficoltà a trovare a Genova nuovi cantautori. Dopo Claudia Pastorino, invece, abbiamo una vera e propria nuova ondata. Il secondo aspetto, è l’eterogeneità delle scelte musicali, non sempre inquadrabili nella definizione standard di canzone d’autore”. Marzio Angiolani, studioso della canzone d’autore e collaboratore dell’Isola, non ha dubbi nello spiegare la “nouvelle vague” femminile genovese. E proprio Angiolani sarà tra i protagonisti del Festival della Musica d’Autrice che si terrà a Genova, presso Palazzo Ducale, dal 21 al 23 giugno. Una manifestazione organizzata dall’Associazione Lilith che riunisce alcune delle voci più significative e “agguerrite” del nuovo movimento musicale genovese al femminile. “Lilith è una sorta di divinità-demone presente in alcune culture dell’Asia minore. Per gli ebrei è la prima moglie di Adamo. Un personaggio, insomma, che si contrappone all’uomo e che per questo in qualche modo viene ripudiato, in quanto portatore di scompiglio – ci spiega Sabrina Napoleone, la Presidente-cantautrice – ci sembrava un nome appropriato, che rendesse bene la voglia di far sentire la nostra voce fuori dal coro”. “Va precisato – continua l’altra animatrice della manifestazione, Cristina Nicoletta – che ci saranno anche ospiti che provengono fuori da Genova. Avremmo voluto invitare molte più colleghe, ma davvero abbiamo dovuto fare una sorta di selezione, dato il numero. Diciamo che il criterio è stato quello di invitare quelle cantautrici che avessero pubblicato un disco durante l’anno”.

Sarà una tre giorni di musiche e parole: dalle 21 alle 22 una tavola rotonda animata da Lucia Marchiò di Repubblica vedrà alternarsi giornalisti, addetti ai lavori e docenti universitari come il ricordato Marzio Angiolani, Daniele Grasso (musicista e produttore), Giancarlo Passerella (direttore di Musicalnews), Massimo Luca (già chitarrista di Lucio Battisti), Paola Palma (autrice e produttrice), Eugenio Buonaccorsi (docente di Storia del Teatro presso l’Università di Genova e del DAMS di Imperia), Luca Deleo (Presidente de Le Vie del Canto), Augusto Boschi (giornalista del Secolo XIX) e chi scrive queste righe. Dalle 22 spazio alla musica con i concerti. Il cartellone prevede il 21 la voce di Roberta Alloisio (che presenterà il suo splendido Janua), la lombarda, ma ormai genovese di adozione Nima, Chiara Ragnini (che abbandonato lo pseudonimo di Ceanne Mckee, ha appena dato alle stampe il nuovo cd dal titolo Il giardino delle rose), Valentina Amandolese (anche lei in uscita con il nuovo disco Nella stanza degli specchi). Il 22 sarà la volta della giovanissima Karen Ciaccia e del suo Liberi confini, della lombarda Samuela Schilirò (anche lei con un disco in uscita) e della pianista e filarmosicista Gaia Mobilij. Ad accompagnare quest’ultime artiste il duo basso-batteria catanese dei Sista. Il 22, infine, saliranno sul palco la poliedrica Roberta Barabino, Alex Bartolo e le due “padrone di casa” Cristina Nicoletta e Sabrina Napoleone.

Ci sarà davvero modo di conoscere nuove cose e scambiarsi esperienze a Palazzo Ducale. Perché un’altra delle caratteristiche delle nuove cantautrici è la voglia di collaborare, di scambiarsi il palco. Una scelta per certi aspetti sorprendente in un mondo – quello artistico – dove spesso l’Ego tende a divenire ipertrofico e, nel momento in cui si riducono gli spazi, sgomita e morde le caviglie. “Guarda, abbiamo così tanta voglia di suonare che abbiamo invitato anche degli uomini a salire sul palco”, dice sorridendo Napoleone.

E allora per chi volesse saperne qualcosa di più sull’altra metà del cielo musicale (genovese e non), l’appuntamento è per martedì 21 giugno… scoprirà che la “scuola” ormai ha davvero le “classi miste”. 

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