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Gianni Sassi: Milano gli dedica una Passeggiata nei giardini di City Life.

di Rosario Pantaleo

 

Il 14 marzo, intorno alle ore 12.00 (previa conferenza stampa presso la sala Aurora del cinema Anteo di City Life, ore 11:00), è stata intitolata una ‘Passeggiata’ all’operatore culturale Gianni Sassi. Questa passeggiata sovrasta la via dedicata a Demetrio Stratos, leader degli AREA International (POP)ular Group, uno dei gruppi più importanti della musica italiana. Una combinazione astrale questa vicinanza, che “rallegrerà” tutti coloro che Gianni Sassi lo hanno conosciuto o che di lui hanno sentito le storie più incredibili (e spesso vere…).

 

Il 14 marzo non è una data scelta a caso, visto che ricorreva il trentennale della sua scomparsa (avvenuta nel 1993, a soli cinquantacinque anni) e nella conferenza stampa - così come nel momento della intitolazione – l’artista e soprattutto l’uomo, è stato ricordato da alcuni di coloro che hanno lavorato con lui, che ne hanno vissuto esaltazioni artistiche e problematiche di varia natura. Questa intitolazione è stata immaginata da Monica Palla, storica collaboratrice del genio varesino (qui a fianco nella foto insisme a Tommaso Sacchi, Ass. alla Cultura del comune di Milano) e da Eugenio Finardi, uno dei primi artisti ad entrare nella scuderia CRAMPS, la storica casa discografica fondata da Sassi. A loro si sono uniti, costituendo il comitato promotore dell’iniziativa, Stefano Senardi (già importante discografico e ora operatore culturale a tutto tondo), Aldo Colonetti (filosofo e mille altre cose), Gino Di Maggio (Presidente della Fondazione Mudima), Paola Nobile (imprenditrice culturale) e chi scrive che, come consigliere comunale di Milano, ha presentato la proposta al Comune e l’Assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, ne ha condiviso l’obbiettivo rendendo possibile questa iniziativa.

 

Gianni Sassi è stato “una moltitudine”, come avrebbe detto Walt Whitman, perché in ogni cosa che faceva germinavano i semi della successiva. Lui vedeva il futuro come una sorta di Icaro che volava alto per osservare meglio la realtà rischiando, ogni volta , di bruciarsi le ali… Sessanta anni fa si inventa pubblicitario e con il socio Sergio Albergoni fonda l’agenzia “Al.Sa” con la quale daranno vita ad un sodalizio proficuo, capace di rinnovare e innovare - dall’interno - il mondo discografico, firmando alcune delle iconiche copertine della musica italiana (aprendo una meravigliosa sfida artistica con il grande Cesare “Caesar” Montalbetti, altro visionario che ci ha lasciato troppo presto), in particolare con l’etichetta Bla-Bla e della sua CRAMPS. Ma è nella pubblicità che si manifestano i primi semi di genialità di Sassi. Messaggi innovativi e provocatori, sintetici ma efficaci, di grande forza evocativa in tempi maturi per una svolta nel campo.  Qualche anno dopo inizia, con altri soci e collaboratori, l’avventura editoriale di ‘Beat’ e di ‘Frankenstein’. La prima era una rivista incentrata sulla cultura underground, mentre la seconda iniziava ad intravedere il futuro da punto di vista anche tecnologico. Ma è nel 1971 che arriva lo “scatto” artistico-professionale forse più importante. Infatti, sempre con Albergoni e con l’aggiunta del famoso promoter Franco Mamone, (che, con David Zard, fu uno dei primi promoter a organizzare grandi tournée con gli artisti emergenti del rock, progressive e non, italiani e stranieri) e dell’editore discografico Tony Tasinato, venne fondata la casa discografica CRAMPS pur continuando con la propria attività di pubblicitario ed editoriale. Questo a riprova che anche attraverso il lavoro congiunto con le società alle quali offriva le proprie prestazioni professionali, per lui lavoro e promozione culturale rivestivano il medesimo spazio e importanza.

(qui sorpa un momento della conferenza stampa, con Patrizio Fariselli in primo piano, Roberto Manfredi, Stefano Piantini, Tommaso Sacchi e RIccardo Vitanza di Parole e Dintorni, ufficio stampa del progetto. - foto di Giovanni Tagliavini)

 

Non contento di questi obiettivi collabora, con lo pseudonimo di Frankenstein, alla scrittura di alcuni testi degli AREA e, nel contempo, fonda un’altra rivista, a carattere economico, dal titolo “Al.Sa 30” coinvolgendo nuovamente il fido Albergoni. Ma la CRAMPS, che vide la presenza oltre che degli AREA anche di artisti come del già citato Eugenio Finardi, Arti & Mestieri, Alberto Camerini, Venegoni & Co., Roberto Ciotti, Lucio Fabbri, Claudio Rocchi, Skiantos, iniziava a stargli stretta e così a questa iniziativa aggiunge la collana musicale Nova Musicha, che pubblicò album di artisti sperimentali nel solco delle esperienze artistiche del maestro John Cage e che vide nella propria discografia oltre che l’autore americano anche Juan Hidalgo, Paolo Castaldi, Cornelius Cardew, Demetrio Stratos.  Sono esperienze che potrebbero bastare a chiunque ma non a Gianni Sassi che, pur nelle difficoltà nella gestione di tutti questi importanti attività (e Monica Palla potrebbe davvero scrivere un grande libro sul tema…), continua a vedere il futuro e a litigare con l’ovvio. Per lui il bisogno di seminare cultura, di suscitare dubbi, di intraprendere nuovi percorsi, è una sorta di cammino senza sosta né fine. Detto, fatto. Si inventa la rivista “Alfabeta”, un titolo semplice per spalancare nuove porte culturali e, con la rivista “La Gola”, di cui era l’editore oltre che art director, si immerse in un percorso di riflessone culturale sul cibo e le sue molteplici connessioni culturali, che nel tempo avrà come approdo la costituzione di ‘Slow Food’, straordinaria realtà ormai di carattere mondiale, che ha la sua icona rappresentativa in Carlo Petrin, altro bel personaggio di cui non basterebbe scriverne un libro.

 

Insieme a queste attività, Gianni Sassi continuava il suo lavoro di Art director collaborando con varie aziende ed Enti e, a questo proposito, è bene ricordare il lavoro svolto per rinnovare l’immagine di Coop, operazione riuscita ma che non era affatto scontata. La sua fu una continua corsa “a fare cose, a superare lo stato del presente” ed in ogni suo impegno vi era la visione del dopo ed anche nella creazione della utopica manifestazione ‘Milano Poesia’ (1982-1992) vide il futuro invitando, con sprezzo del pericolo, poeti noti insieme a perfetti sconosciuti parte dei quali, nel tempo, avrebbero ricevuto i meritati riconoscimenti artistici. In conferenza stampa è stato anche ricordato culturale offerto per quell’iniziativa da Mario Giusti, presente in sala, anche lui con molti altri artisti e operatori culturali che non hanno voluto mancare al ricordo di Sassi.

 

Milano, quindi, si ricorderà di un uomo eclettico, di un “Imprenditore culturale”, come c’è scritto sulla targa che indicherà, in due parole distinte, l’attività di Sassi. Due parole che spesso non vanno a braccetto, ma a volte sì, e quando capita i frutti non possono che essere ossigeno vitale. Nella conferenza stampa, oltre a ricordare l’uomo e l’imprenditore, si è parlato molto anche del grande concerto che si terrà il 6 aprile al Teatro Giorgio Gaber (ex Teatro Lirico di Via Larga 14) per ricordare gli anni della CRAMPS. A questo proposito, nella conferenza stampa era presente anche Patrizio Fariselli, colonna imprescindibile degli Area, che pur non avendo svelato molto del concerto ha fatto capire che ci saranno molte sorprese, uniche.

 

Oltre a Fariselli, altri ospiti sono già confermati, come Carlo Boccadoro, Finardi, Andrea Tich, Lucio Fabbri, Ares Tavolazzi, Skiantos, a cui aggiungiamo anche Jo Squillo, che oltre a presentare un brano presenterà la serata. Ospite anche lei in conferenza stampa, è stato ricordato come Jo Squillo sia stata la prima donna ad incidere per la Cramps (con il gruppo Kandeggina Gang, di cu era la ‘frontwoman’). Infine, molto utile a inquadrare ulteriormente la figura di Gianni Sassi l’annuncio di un docu-film dal titoloGianni Sassi. L'occhio, l'orecchio, la gola”, di cui è stato trasmesso un trailer di cinque minuti in conferenza stampa. A curare il progetto cinematografico è Roberto Manfredi, con la produzione di Stefano Piantini con la sua “Red Shift”. Ultima segnalazione la riserviamo al numero speciale della rinnovata rivista ‘Re Nudo’, dedicato alla figura di Sassi e, magari, strada facendo si incontreranno altre sorprese, come nel suo inimitabile stile…Intanto, per chi vive o passa da Milano, oggi può ‘passeggiare’ a City Life tra grattacieli e giardini, tra il nuovo e la storia, respirando il ricordo (ancora vivissimo) di Demetrio Stratos e Gianni Sassi.

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