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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

"Delirio d'impotenza" è il secondo singolo dopo l'uscita di Emergenze, nel 2013.

Chi conosce Rebi Rivale, o meglio Roberta Bosa, sa bene che decide di affidare alla penna le sue storie solo quando sente forte quell’urgenza nello stomaco che non conosce rimedio se non quello di trasformarla nel testo di una canzone.

Canzone che nella maggior parte dei casi affronta temi sociali importanti, o che racconta vissuti che l’hanno segnata profondamente e che sono impregnati delle sue parole mai banali, mai spese con leggerezza. Parole che si sposano perfettamente con arrangiamenti sempre curati e di grande intensità, grazie anche al prezioso contributo dei suoi musicisti, Davide Sciacchitano e Ornella Tusini. Nascono così pezzi di vita che meritano di trovare una collocazione condivisa con il pubblico, anche se non c’è in progetto un album da pubblicare a breve.
Ecco dunque che nel settembre del 2014 viene pubblicato il singolo Concerto per Marcel Cerdan, brano in omaggio ad Edith Piaf, con l'intervento del fisarmonicista Paolo Forte, che racconta della tragica fine dell'amore breve e puro tra una delle più belle voci della storia della musica e il pugile Marcel Cerdan, scomparso in un incidente aereo proprio mentre stava per raggiungere la compagna negli Stati Uniti. Nonostante la notizia, la Piaf deciderà di andare in scena ma non resisterà a lungo e cadrà al suolo perdendo i sensi. Potete ascoltare il brano a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=O0_tPnMMNhM

Sempre più presente nelle esibizioni dal vivo del trio, la violoncellista Antonella Macchion si aggiunge definitivamente al gruppo sul finire del 2014 e nella primavera seguente esce il sngolo Delirio d’impotenza, primo lavoro della nuova formazione in studio. Così ci racconta Rebi: "Sono particolarmente legata a questa canzone, perché racchiude in sé molteplici significati e perché è stata consacrante per la nuova formazione. E' nata quando ancora eravamo un trio, durante un'estate di concerti e sulla strada di ritorno proprio da uno di questi, a Rieti. Io, Ornella Tusini e Davide Sciacchitano, durante una sosta per pranzo in un paese che si chiama Fraccano (Perugia), dopo aver mangiato abbiamo fondamentalmente occupato senza ritegno un tavolo all'esterno del locale e con altrettanta sfacciataggine abbiamo scaricato gli strumenti dall'auto sulla scia di un motivetto che girava in testa ad Ornella da un po'. Davide ha imbracciato la mia chitarra cercando un giro di basso e io dopo qualche bicchiere ho ben pensato che era il momento di scrivere il testo giusto per quella musica... Lo ammetto, ho scritto la maggior parte del testo in una condizione fisica diciamo "morbida", credo però che questa volta sia stato utile per mettermi al servizio dell'armonia; la sensazione da imprimere doveva essere altrettanto frenetica, incalzante, rabbiosa. Volevo lasciar andare le resistenze, dimenticare le mie tematiche ricorrenti, lasciar andare i paletti, le denunce sociali, tutto. Volevo -vista l'eccezionalità della composizione per mano di Ornella- trovare le parole che la musica nascondeva e farlo nel miglior modo possibile. Poter fare tutto questo con accanto le persone che ami e che ti conoscono molto bene, è prezioso e raro."

Delirio d'impotenza
è un brano sull'amore ad ogni costo, sulla sconfitta che non vogliamo vedere, sulla dignità che passa in secondo piano e sull'asservimento. Si rinuncia a tutto pur di non rinunciare all'idea, che diventa a quel punto il soggetto reale, tangibile. Deleterio.
A proposito dell'arrangiamento del brano Rebi ci racconta: "Quando a dicembre Antonella Macchion e il suo violoncello sono entrati a far parte del gruppo, non abbiamo avuto dubbi su quale fosse il brano da portare in studio, dopo aver capito le potenzialità dell'arrangiamento. L'aggiunta del violoncello al nostro repertorio live ha portato un colore in più, un colore forte e determinante e in questo singolo, che è il primo registrato in studio da noi 4 nella nuova formazione, l'intervento dell'arco è stato quanto mai coerente con il senso di delirium racchiuso nell'armonia come nel testo. E' stato impegnativo ma avevamo tutti e 4 una voglia matta di registrarlo e farlo andare. E' il brano che in un certo modo segna la svolta del quartetto, dopo tanto tempo in trio."

Quando le chiediamo se questi due singoli entreranno a far parte di un nuovo lavoro in fase di costruzione, l'artista svela e non svela: "Ora abbiamo in progetto la registrazione di un altro singolo e di due video musicali e qualche brano inedito da arrangiare in arretrato. E poi chissà...dipende tutto dai viaggi che faremo ma soprattutto dalle soste."
Non resta dunque che aspettare e nel frattempo godersi queste due perle musicali.

Ecco il link a cui poter scaricare ed acquistare il singolo Delirio d'impotenza:
https://itunes.apple.com/it/album/delirio-dimpotenza-single/id975584608
 

DELIRIO D'IMPOTENZA (Bosa/Tusini)

voglia che voglia la voglia di averti                 resta non passa mi basta saperti

prendo il tuo niente che è meglio di niente   bramo l'idea perché tutto non serve

prendo ti prendo con gli occhi in silenzio     fingo mi fingo ti fingo bluffando

perdo ti perdo mi perdo e ti mento…mi perdo e ti mento

resto al mio posto e ti aspetto al mio fianco  come una cagna che mendica un tocco

e rida chi vuole che tanto è lo stesso               e rido se chiedi di riderti adesso

dormi che quando tu dormi io sogno               sogno il mio sogno e nel sogno ti vinco

preda e carnefice vittima e mostro tu premio e castigo tu pace tu inferno

salgo illusioni e lo faccio cadendo                   prima mi vieto poi scuso il mio azzardo

resto puntuale in balìa dei tuoi tempi               quello che importa è soltanto che esisti

torna tu torni ma sei di passaggio                     passi e riparti e di nuovo ti attendo

passa tu passi mi passi attraverso...delirio e tormento
muovi le mani e scompare lo spazio                gesti e disegni che sfamano l'occhio

e piango se voglio che tanto è lo stesso          e piango se chiedi di piangerti adesso

parla che quando tu parli mi fermo                  fermo le immagini e poi le conservo

ridi tu ridi mi ridi e non senti...tu ridi...e io sento


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